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L'Infermiere: "La terapia domiciliare garantisce aderenza terapeutica e migliore qualità di vita"

“La richiesta dell’accesso all'assistenza domiciliare infermieristica è molto alta in pazienti con malattie rare e Patologie croniche. Questo permette un'aderenza terapeutica e una migliore qualità della propria vita personale e familiare”. Lo ha affermato il Dott. Giovanni Grasso, vice presidente di FNOPI, Federazione Nazionale ordini Professione Infermieristica, nella Tavola Rotonda sul tema della terapia domiciliare che si è svolta al termine dell’Incontro Medici e pazienti della Toscana promosso da Aiaf lo scorso 19 ottobre. “L’Infermiere di famiglia e comunità – ha spiegato - oltre a valutare lo stato di salute e i bisogni della persona nelle diverse fasi promuove e partecipa ad iniziative di prevenzione e promozione della salute rivolti ai singoli e alle loro famiglie”. Tra i suoi compiti, pianificare ed erogare interventi assistenziali personalizzati alla persona e alla famiglia. Partecipa alla verifica e al monitoraggio dei risultati di salute. Anche a domicilio. “L'infermiere di famiglia e comunità – ha concluso - può gestire i processi infermieristici in ambito familiare e di comunità di riferimento e opera in collaborazione con il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta, con il medico di comunità e l'Equipe multi professionale per aiutare l'individuo e le famiglie a trovare le soluzioni necessarie ai loro bisogni di salute e a gestire le malattie croniche e di disabilità”.