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AIAF e AIG al Ministero per la Maratona della Salute per parlare di Terapia Domiciliare

Ministro della Salute Giulia GrilloIl dossier sulla terapia domiciliare per i pazienti lisosomiali è ora sul tavolo del Ministero della Salute. AIAF, insieme a AIG (Associazione Italiana Gaucher) ha portato anche a Roma, dopo le pressioni sui diversi tavoli regionali, il problema della disparità tra le diverse regioni italiane in merito alla gestione dei servizi di Home therapy per i pazienti lisosomiali, in occasione della Maratona della Salute convocato dal Ministro della Salute Giulia Grillo (nella foto) il 10 luglio scorso.
Le patologie lisosomiali vengono trattate dove possibile con terapia enzimatica sostitutiva (ERT), infusioni cui i pazienti vengono sottoposti ogni 14 giorni (e, in alcuni casi, ogni 7). Attualmente tale terapia viene erogata a domicilio in tutta Italia tranne in sei Regioni. Una disparità inaccettabile, complicata anche dal fatto che i pazienti lisosomiali non rispondono ai criteri previsti dalla legge per l’attivazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata. Per garantire la più ampia fruibilità alle cure domiciliari per i pazienti con malattie rare, secondo le due associazioni, è necessario dunque che queste patologie siano inserite nei criteri nazionali di accesso all’ADI e che il Ministro si impegni per la revisione dei criteri di accesso alle cure domiciliari, indipendentemente dal grado di invalidità riconosciuto al paziente.
Occorre inoltre, hanno chiesto al Ministro le due Associazioni, trovare strumenti per garantire l’effettività dei diritti riconosciuti dal “Documento sulla somministrazione a domicilio di farmaci ad alto costo per persone con malattie rare” del 2012, approvato dalla Commissione Salute e dalla Conferenza Regioni PPAA e presentato a Farmindustria.
“L’home therapy è un servizio che migliora enormemente la qualità della vita dei pazienti, talvolta pediatrici e gravi, che se costretti a recarsi in ospedale, devono adattare una quotidianità già complessa alle terapie necessarie per la loro sopravvivenza - ha spiegato Fernanda Torquati al Ministro Grillo - ma risulta utile anche per la sanità regionale, in quanto sgrava le strutture ospedaliere dai troppi accessi, risolve problemi di carenze di spazio e personale e permette anche di liberare risorse lasciando comunque ai Centri di riferimento il ruolo di regista. E permette forti risparmi, specie se effettuata in convenzione con le case farmaceutiche”.
“Chiediamo con urgenza che il Ministero della Salute prenda provvedimenti per garantire equità di trattamento a tutti i pazienti con malattia rara in cura con farmaci prescrivibili al domicilio – hanno chiesto al Ministro AIG e AIAF - affinché si ponga fine alle inaccettabili disparità di trattamento tra le varie Regioni. Sarebbe importante garantire questo servizio attraverso il SSN, ma raccomandiamo anche di non discriminare i sistemi sponsorizzati, che sono già stati adottati da molte regioni italiane e che sono consolidati da ormai dieci anni. È infatti possibile sfruttare a vantaggio dei pazienti le risorse fornite dai produttori dei farmaci ottenendo un servizio a costo zero, garantito in termini di qualità dal controllo pubblico”.