Meeting Bambini e Ragazzi 2022: due giornate di gioco e narrazione per scoprire se stessi e gli altri

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All’interno del Meeting Nazionale Pazienti e Famiglie Fabry di Firenze,  nei giorni 10 e 11 settembre si è svolto anche il Meeting Bambini e Ragazzi, con un laboratorio riservato ai  giovani partecipanti dai 6 ai 12 anni intitolato “Parole e immagini: fra immaginazione, finzione e fantasia” in collaborazione con la Dottoressa Irene Monge.

 Il gioco, da sempre, ha accompagnato l’evoluzione dell’essere umano nel corso dei millenni ed è un atto frivolo, innato e necessario alla vita. 

Le attività proposte ai giovani partecipanti, hanno permesso di riconoscere nel gioco una fucina di abilità e una fondamentale sorgente di benessere attraverso la stimolazione di mente, corpo ed emozioni, poiché ogni componente coinvolge l’intero sviluppo del bambino.

 

"Scopriamo noi stessi giocando con le parole"

La prima giornata è stata strutturata con l’obiettivo di far conoscere fra loro i piccoli partecipanti, stimolando l’espressione di sé: per stare con gli altri è necessario prima di tutto imparare a conoscere se stessi.

Attraverso il contributo della filosofia della narrazione, proposta dalla Counselor Educativa Dr.ssa Irene Monge, è stato promosso l’utilizzo della narrazione e delle parole come strumento ludico, permettendo così di dare spazio al dialogo, raccontando interessi, desideri, timori, attività e vita quotidiana, al fine anche di scoprire elementi in comune fra i partecipanti, affrontando anche il vissuto che si può avere con il concetto ‘malattia’.

Durante i lavori di gruppo si è cercato di contattare l’immaginazione, così da costruire uno spazio protetto in cui potersi sentire in un mondo altro, fatto di proprie regole interne a misura di bambini.

La fascia d’età diversificata è stata fonte di ricchezza nella condivisione delle differenze, permettendo una compensazione nelle idee e nella formulazione dei racconti gioco. 

Il gioco educativo ha permesso di stare nella semplicità degli oggetti e delle parole, lasciando libero sfogo anche alle proprie emozioni.

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Nel corso delle due giornate di Meeting, i giovani partecipanti sono stati “in mare a pescare messaggi in bottiglia” e sono approdati “su un’isola abbandonata”… Hanno poi incontrato un sasso di nome Petra che ha insegnato ad “essere tutto ciò che vogliamo”; si sono travestiti in una ciurma di pirati, hanno comunicato attraverso un telefono senza fili e hanno  costruito un’intera città fatta solo di forme e figure, a incastri improponibili, che tuttavia potevano reggere a qualsiasi perturbazione o sfumatura emotiva.

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Alla scoperta di sé e degli altri con le immagini

Nella seconda giornata, i partecipanti hanno fatto un tuffo nel passato, dove hanno incontrato “Un amico raro”: assieme a Leo Da Vinci e Fabrizio hanno quindi imparato a disegnare e rappresentare l’amicizia attraverso le immagini, interrogandosi  come gli antichi filosofi sul senso dell’essere amici. 

Leo da Vinci cover

 

L’amicizia è…

Attraverso il gioco i giovani partecipanti hanno potuto esplorare in tutte le direzioni possibili il concetto di “amico”, senza fermarsi alla prima definizione  ed esprimendo  il concetto di amicizia anche attraverso il disegno e l’arte.

Ecco alcune espressioni del concetto di amicizia.

L’amicizia è come un regalo

L’amicizia è come un disegno

L’amicizia è tenersi per mano

L’amicizia è come un negozio fatto di foglie

L’amicizia è come un albero a forma di tenda

 L’amicizia è come un biscotto

L’amicizia è come un messaggio sull’aeroplano

L’amicizia è come un tubo

L’amicizia è come un cactus

L’amicizia è come una polverina magica

L’amicizia è come un cielo stellato fatto con le dita

L’amicizia è come l’oro.

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Il weekend del 10 e 11 settembre, cavallo della ripresa della scuola, è stato contrassegnato da forti emozioni, trasformate in ricordi di affetto e legame profondo.

Il momento finale più bello che Irene ci ha raccontato è stato proprio un bellissimo abbraccio di gruppo.

 

(Laboratorio a cura della Dott.ssa Irene Monge)

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La filosofia della narrazione utilizza gli strumenti della biblioterapia, della medicina narrativa, della pedagogia della lettura e dell’arte, per accompagnare il bambino nella scrittura creativa e nella narrazione filosofica, intesa come ricerca di senso e di storia personale. 

 

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